Quando il manager non (ri)trova lavoro: il business Counseling
Manager, Dirigenti ed Imprenditori sono oggi sempre più soli nel riuscire ad attribuire senso e direzione al loro lavoro e orientarsi in un mercato liquido che non ha più schemi, ruoli e certezze. Questo è vero anche in quei casi in cui si è alla ricerca di una nuova posizione o si cercano nuovi orizzonti di carriera.
La soluzione esiste e si chiama Business Counseling: la sua efficacia va oltre un normale Coaching, perché non si limita a implementare le capacità di performance, ma è strutturato per affrontare tutte le tematiche inerenti queste fasi di vita, in particolare:
- L’aspetto “vocazionale” della scelta
- Il rinforzo di autostima e autoefficacia
- Il check dei Valori Personali, per esprimere il massimo della congruenza
- La costruzione di una solida cornice motivazionale
- Le tecniche di centratura per affrontare i colloqui di selezione
- L’applicazione del lateral thinking per esplorare nuove possibilità
Case history: il Manager che arrivava sempre secondo
Questo è il caso di un giovane top Manager rimasto senza lavoro, che ha macinato per un lungo periodo colloqui di selezione senza spuntarla mai: arrivava sempre secondo. Il loop era una tipica situazione autoparadossale, in cui egli era diventato eccellente nel raggiungere un risultato indesiderato, causato da una strategia di overselling.
Grazie ad un breve percorso di Business Counseling è riuscito a uscire dal loop apprendendo una nuova strategia cognitiva: dopo sette incontri ha superato un colloquio di selezione ed è stato assunto da una multinazionale come responsabile commerciale. Ma non finisce qui: passati due mesi, era insoddisfatto del proprio lavoro e ha superato un nuovo colloquio di selezione per un nuovo posto come direttore commerciale. In definitiva il Manager è diventato un “sistema che apprende”.
Ecco la case history presentata da Camillo Sperzagni al Congresso nazionale CNCP di Bologna.