Alcuni momenti di presa di coscienza sistemica
Cosa lega la recente tragedia del Boeing 737 Max 8 alla storia infinita della Brexit alla crociata ambientalista di Greta Thunberg?
La parola “controllo” e il verbo “controllare” hanno una storia curiosa.
Fino agli anni ’60 erano sinonimo di “verificare”, poi poco alla volta il loro significato si è spostato in tutt’altra direzione, diventando una specie di sinonimo di “dirigere lo svolgersi di un processo applicando una procedura o un algoritmo”. Ma è davvero possibile fare una cosa del genere?
Probabilmente – e con qualche approssimazione – in alcuni casi sì. Ad esempio quando il contesto in cui il processo ha luogo è totalmente sotto controllo, e il processo è più o meno lineare e magari sequenziale.
Ma nel mondo reale queste condizioni non sono la norma, come si può vedere nei cambiamenti climatici, nei fenomeni sociali, nella diffusione di (false) notizie in rete, nell’andamento dei mercati.
Qui è la complessità che regna, non la linearità. Eppure ogni tanto si cade nell’abbaglio di cose come il process engineering, l’intelligenza artificiale, gli algoritmi applicati all’economia. Tutte cose egregie, ma che andrebbero usate con la consapevolezza dei loro limiti. Che non sono teorici o tecnici, ma semplicemente insiti nella fisica dei sistemi complessi.
Altrimenti la catastrofe (anche in senso matematico) è dietro l’angolo, come mostra la case history del Boeing 737 Max 8, come attesta la storia della Brexit e come dimostrerà la prossima crisi finanziaria. La complessità, quando viene ignorata, si prende immancabilmente beffa di chi lo fa, tirando però in mezzo anche vittime innocenti. Il guaio è che, nel momento che stiamo vivendo, ci sono lobby e centri di potere che fanno finta di non aver capito la lezione, visto che intanto i soldi continuano ad arrivare – e poi si vedrà.
Forse è giunto il momento, per tutte le persone di buona volontà, di una decisa presa di coscienza per agire di conseguenza, iniziare a fare scelte adeguate e seguire -anche se su scala ridotta- l’esempio di Greta Thunberg.